“Quelli del Venerdì” – Alto Adige 20/11/15

Vi propongo qui l’articolo scritto per la rubrica “Quelli del Venerdì” di Cababoz per il quotidiano Alto Adige. Non leggete il titolo che è una mega spoilerata.

Tema: politica, colpe, scoregge

Episodio surreale con finale tragico quello avvenuto ieri sulla funivia del Renon. Erano le 10.35 quando i 35 passeggeri appena partiti dalla stazione a valle hanno iniziato a sentire uno spiacevole odore. Il forte imbarazzo, dovuto al fatto che nessuno dei presenti voleva passare per “la prima gallina che canta”, è stato spezzato da un bambino che all’improvviso ha urlato tappandosi il naso: “che schifo!! Qualcuno ha scoreggiato!”. Subito un comunista si è alzato dicendo che quella non era puzza di cacca, che in realtà non c’era nessun problema in quella cabina. “Certo che c’è un problema: ruspa sugli scoreggioni!” ha subito ribattuto un leghista, aggiungendo che “non si possono far salire cani e porci sui nostri mezzi! Più frontiere sui mezzi pubblici”. “Siete tutti degli scoreggioni, nessuno escluso” sono state le parole M5S. “Basta che non incolpiate il Labrador, lui non ha nessuna colpa, la colpa è dell’uomo che non raccoglie gli escrementi!” è stata l’affermazione dell’animalista in piedi vicino alla porta. Dall’altra parte un ragazzo dietro al suo smartphone ha bisbigliato: “tanto alla fine loro controllano tutto, è tutto scritto”. Una donna bionda si è messa a urlare che “è tutta colpa del PD, se ci fosse Frattini non si farebbero scoregge”. Un esponente del PD ha chiesto subito il parere dell’SVP, facendo poi notare che “quando c’era Luis queste cose non succedevano”. “Sicuro è stato un italiano” è stato il parere di un membro della destra tedesca. “Scoreggioni sarete voi e gli extracomunitari” ha immediatamente contestato il candidato dell’estrema destra italiana, aggiungendo che “questa è una dichiarazione di guerra chimica e l’unica soluzione è la guerra! Beccatevi ‘sta scoreggia”. Alla puzza anonima si sono così aggiunte centinaia di puzze, cacche sui vetri e sulle facce. La situazione era impossibile e la puzza talmente insostenibile da far cadere tutti a terra svenuti per le loro scoregge. Peccato che l’odore venisse dall’incendio del deposito del compost del maso di Giuseppe Kaimwaltner.”

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Rubrica “Quelli del venerdì” – Quotidiano Alto Adige

Oggi è stato pubblicato il mio pezzo sul quotidiano Alto Adige. L’idea era di scrivere qualcosa sul tema “Arte contemporanea”. Dopo aver scritto un classico articolo ho pensato che la cosa in realtà non mi convinceva un granché. Anche perché questa settimana se ne sono dette molte su questo tema. Ecco che così ho pensato di pubblicare un articolo con questa forma:

Articolo proposto

Poi ovviamente mi è stato chiesto di mandare anche l’articolo “standard” per dar loro comunque una possibilità di scelta. Ovviamente hanno scelto l’articolo “classico” che, comunque, riporto anche qui:

Satira contemporanea

“Che cos’è l’arte contemporanea? Il dibattito si è decisamente infuocato nell’ultima settimana, dopo che le donne delle pulizie del Museion di Bolzano hanno buttato nell’immondizia l’installazione che mostrava i residui di una festa a base di bottiglie di champagne. Il mondo dei social, sempre pronto all’analisi delle vicende e ad un immediato attacco, si è diviso immediatamente tra chi sostiene che l’arte contemporanea non si possa definire arte, chi l’apprezza, chi non gliene importa niente e chi sostiene che la punizione subita da Valentino Rossi dopo l’ultimo MotoGP non sia corretta. In effetti da alcune riprese sembrerebbe che il motociclista non dia alcuna pedata allo spagnolo Marquez e che quest’ultimo si sia messo d’accordo con il suo connazionale Lorenzo per non far vincere il mondiale all’italiano. È impossibile rimanere indifferenti a questo fondamentale tema. Puntuale quindi il mondo dei social è sceso in pista e si è diviso tra chi sbandiera l’hashtag #ioStoConRossi, chi è contro perché comunque resta un evasore fiscale, chi sta con i marò e chi è contro perché le carni rosse, le salsicce sono cancerogene. E non solo: pare che sia cancerogeno anche il caffè, la pizza, le olive ascolane, i cachi e i vaccini. Infatti il punto fondamentale della vicenda rimane: bisogna vaccinarsi oppure no? Qui entrano in corsia i social medici riuniti in coro con slogan pro e contro, condivisioni di articoli, commenti sregolati e furiosi, perché va di mezzo la nostra salute e la salute dei nostri figli e il tutto per colpa di un’organizzazione mondiale che con le scie chimiche ci controlla e ci avvelena. È la moda del momento, un sentimento irrefrenabile che spinge a dover discutere di tutto, sempre e comunque. È pieno di altre fondamentali cause che non fanno altro che scatenare l’ira degli attivisti da tastiera. Pensandoci bene più che una moda questa la si può considerare un’arte vera e propria, sviluppata in modo naturale, contemporaneamente in tutto il mondo. Più arte contemporanea di così!”

Bolzano’s Got Sindaco: La finale

Articolo Alto Adige

Ecco il mio articolo per Cababoz pubblicato sul quotidiano Alto Adige di venerdì 15 maggio.

Bolzano’s Got Sindaco: La finale

Eccoci arrivati alla fase finale di “Bolzano’s got Sindaco”, lo strepitoso e entusiasmante talent che ha tenuto la città di Bolzano incollata a televisioni, computer, giornali, riviste, manifesti e carte igieniche. In queste settimane ne abbiamo viste di tutti i colori. I nove concorrenti hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione per avere la meglio e vincere l’ambito premio: la poltrona del Sindaco.

I fischietti di Bonvicini sono piaciuti molto, ma solo alla lega arbitri. Mezzo autogol di Cecilia Stefanelli dopo la sua dichiarazione “voglio una Bolzano più verde”: la concorrente pare abbia infatti confuso i telespettatori che, fraintendendo, hanno votato in blocco la Lega Nord di Carlo Vettori. Quest’ultima ha puntato tutto sul far riemergere i ricordi infantili parlando costantemente di ruspe, pacchere e escavatrici. Angelo Gennaccaro è stato accolto a braccia tese dai suoi sostenitori PR mentre Giovanni Benussi più che altro è stato accolto a braccio teso. Buon risultato anche per Rudi Rieder che non si accontenta e non demorde dichiarando che “Rieder bene chi Rieder ultimo”. I pensionati di Dado Duzzi pare si siano dimenticati di andare a votare  mentre i sostenitori di Mariateresa Tomada non si sono destati al grido dei Fratelli d’Italia.

Ma arriviamo ai finalisti: Luigi “Gigi” Spagnolli e Alessandro “Ale” Urzì. I due sfidanti dovranno fare uso di tutto ciò che hanno imparato dalle vecchie sfide. Il primo non ha perso tempo e ha subito dato inizio a “C’è posta per te”, la sfida che ha come obiettivo quello di scrivere una lettera ai telespettatori dicendo quanto si è belli e bravi e quanto gli altri siano brutti e cattivi. E subito ha avuto inizio il botta e risposta: “Gigi, io son più bravo di te e tu sei brutto”, “Ale, specchio riflesso la parola va nel cesso, sono un sindaco più migliore di te”, “E io sempre una volta più di te”. Per ora tutto è finito con la dichiarazione di Gigi “Guarda che lo dico alla maestra” e il tutto si sta concentrando sulla ricerca di appoggi da altri candidati: una giunta comunale non a pensione completa ma di certo con incluse le prime coalizioni.

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La Biancofiore è Comunista

Ecco il mio articolo per Cababoz pubblicato sul quotidiano Alto Adige di venerdì 6 marzo.

Da un’analisi dei nostri ultimi anni di politica emerge una figura geniale, capace di perseguire i propri obiettivi in maniera costante e degna di competere con i migliori 007. L’onorevole Michaela Biancofiore. Molti di voi potranno essere perplessi da quest’affermazione: la bionda valchiria ha infatti commesso abbondanti passi falsi da quando è entrata nel mondo della politica.

Ma siamo sicuri che si sia trattato veramente di errori? Un’indagine approfondita sul suo passato ha fatto emergere la verità sulla sua storia. Michaela in realtà è nata in Russia con il nome di Michaila Belyytsvetok. Comunista fino al midollo ma stufa di mangiare bambini cacciati nella fredda tundra russa, decide di trasferirsi in Alto Adige per portare avanti il nobile pensiero stalinista e affossare la destra italiana. Non accettata dalla sinistra per via del suo estremismo, decide di agire da vera spia modello KGB e nel ’94 si iscrive a Forza Italia.

Da quel momento inizia la finzione, arrivando a dichiarare “Mussolini un grande uomo della storia” e diventando addirittura la pupilla di Berlusconi!

Elencare tutti gli aneddoti purtroppo è impossibile. Vi dice niente Alessandro “Berto” Bertoldi? Ora è chiaro che il giovane coordinatore provinciale del PDL in Alto Adige non è altro che una pedina posizionata dal genio Michaela per destabilizzare una parte del centrodestra nostrano. Obiettivo centrato pienamente.

Ma è bene soffermarsi sull’ultimo fatto di cronaca. Grazie ai rituali suicidi del PD la destra a Bolzano aveva qualche chance di vincere le elezioni comunali. Ecco che la mente geniale di Michaela arriva a proporre la candidatura di Franco Frattini a sindaco di Bolzano: con un curriculum di tutto rispetto, una moglie altoatesina e parecchie sciate in Val Badia e Gardena come poteva non essere una scelta vincente?

Risultato: frantumazione della sua formazione politica. Un avviso quindi agli esponenti di destra: finché c’è la Miky non avete speranze. Un po’ come quelli di sinistra con Renzi.

Cababoz Stabile 50 – 30/31 gennaio 2015

È andato il doppio appuntamento con Cababoz al teatro Stabile di Bolzano, due gran serate da tutto esaurito che ci hanno dato l’occasione di organizzare uno spettacolo coinvolgente e a mio avviso professionale.

Come direttore della parte musicale ringrazio la “cababoz orchestra” che ha accettato di partecipare e di essere la colonna sonora della serata. Da destra a sinistra nella foto, dalla fila dietro a quella davanti:

Foto: Giacomo Flaim

  • Manuel Raise: tromba
  • Giorgio Folino: sax
  • Paolo Bega: sax
  • Alex Bosio: basso
  • Daniele Patton: batteria
  • Ilaria Cagol: voce
  • Laura Muzzana: voce
  • Emanuela Colombi: voce
  • Riccardo Hueller: chitarra
  • Damiano Colombi: violino
  • Mattia Mariotti: chitarra
  • Diego Baruffaldi: percussioni, voci e effetti
  • Tommaso Zamboni: fisarmonica
  • Pietro Berlanda: flauto e elettronica

Foto: Giacomo Flaim

Soddisfatto del risultato finale non posso che dire che cercheremo di fare sempre meglio. E chissà che il futuro non presenti delle belle novità.

Cababoz: Stabile 50

Eccoci arrivati alla prima delle due serate (tutto esaurito) di Cababoz: Stabile 50!

Con molto piacere inizio presentando la grafica che ho realizzato per l’evento:

Grafica Stabile 50 by Roberto Tubaro

Poi continuo dicendo che, sorpresa delle sorprese, per questo 50esimo spettacolo di Cababoz, sarà un enorme piacere suonare con una formazione di 15 elementi:

Pietro Berlanda, Tommaso Zamboni, Diego Baruffaldi, Mattia Mariotti, Damiano Colombi, Riki Hueller, Manuel Raise, Giorgio Folino, Paolo Bega, Alex Bosio, Daniele Patton, Laura Muzzana, Ilaria Cagol, Emanuele Colombi.

Come direbbe il generale Pattòn: “Una Bomba”.

Non mi resta che darvi appuntamento a stasera o a domani sera!

“Che palle di Natale”, la canzone di Natale di Cababoz 2014

Anche quest’anno in un modo o nell’altro ce l’ho fatta a scrivere e registrare la canzone di Natale di Cababoz. Il tema: Come si capisce dal titolo il tema è quello delle palle di Natale. Canterò quindi di un mondo … Continue reading

Manifesto per Cababoz Best Of

Ecco il nuovo manifesto Cababoz per la serata del Cuminetti del 10 Maggio.

Diviso a metà tra trento, con la statua di Dante dell’omonima piazza trentina e Bolzano, con la statua di Walher dell’omonima piazza bolzanina. I colori delle due bandiere aiutano ad identificare le due statue.

Cababoz Best Of – 10 maggio, teatro Cuminetti, Trento